Stephanie Cabibbo, in arte Mastercheffa!
Special guest nel “salotto” di Ammìa
Inauguriamo oggi il "salotto di Ammìa" con una special guest d’eccezione, cara al Brand, con la quale abbiamo avuto il grande piacere di collaborare, unendo le sue delizie culinarie alle nostre collezioni.
Stephanie Cabibbo è una Food blogger, siciliana doc e grande viaggiatrice.
il suo ingrediente segreto? Il sorriso. Fimmina solare, energica e appassionata, porta alta la bandiera della Trinacria.
Le sue ricette spaziano senza confini tra la cucina tradizionale siciliana e quella internazionale, allietando gli occhi e i palati.
Un’avventura, la sua, nata quasi per gioco e diventata presto una realtà viva, costante, impegnata.Basta sfogliare le numerose pagine del suo blog per rendersene conto, osservando le sue tante collaborazioni professionali, dove si mette in gioco in prima persona e con entusiasmo.
Stephanie, alias Mastercheffa, conosce e svela i segreti della cucina siciliana (e non) contribuendo a perpetrare sapori e profumi che sanno di dominazioni antiche, influenze lontane, tesori orientali preziosamente custoditi dalle mani sapienti di antiche generazioni.
Mastercheffa ci ospita nella sua accogliente cucina affinchè pietanze tramandate nel tempo non diventino ricordi sbiaditi.
Nulla è più prezioso della memoria storica culinaria di un paese, per la sua identità
Metettevi comodi… ve la presentiamo!
Il salotto di Ammìa ospita Stephanie Cabibbo, alias Mastercheffa!
Benvenuta! Raccontaci in che modo Stephanie è diventata Mastercheffa.
Mastercheffa è nata circa un anno prima di aprire il mio blog e tutto è iniziato per puro caso: erano i primi tempi di Masterchef e una mia cara amica vegetariana aveva l’abitudine di venire ogni giovedì a casa mia per guardarlo assieme.
Ai tempi i vegetariani se la passavano maluccio al ristorante, al massimo venivano loro proposte zucchine o melanzane grigliate! Io invece giocavo a preparare menù sempre nuovi e variegati per la mia amica, che scherzosamente mi ha iniziata a chiamare Mastercheffa.
Dopo qualche settimana, una coppia di amici si è unita all’appuntamento settimanale: in men che non si dica Marilia, l’amica con cui tutto è cominciato, ha creato il mio primo cappello (rigorosamente scritto a penna!) e le palette con cui i miei “giudici” dovevano valutare le mie cene settimanali.
E’ passato un po’ di tempo e ho visto che su Giallozafferano era possibile aprire gratuitamente un blog di cucina: a quel punto mi sono lanciata! Quanta strada ho fatto e quante cose sono cambiate da allora!
La tua cucina è sempre contraddistinta dal sorriso. Il buonumore aiuta ai fornelli?
Direi che il buonumore aiuta sempre, non solo ai fornelli! Sono una persona molto ironica (e anche autoironica!) e questo emerge in maniera naturale nei miei canali social: penso che ognuno debba portare sé stesso e il proprio carattere anche nella comunicazione online, ma senza forzature.
Se oltre a spiegare le ricette riesco a regalare un sorriso a chi mi segue mi sento doppiamente soddisfatta, perché così come tutti abbiamo bisogno di nutrirci, abbiamo anche la necessità e il sacrosanto diritto al buonumore, soprattutto in questo periodo storico, offuscato da tante problematiche importanti, sia di tipo sociale che economico.
Com’è nata la tua collaborazione con Ammìa e in cosa consiste?
Ho conosciuto Cinzia Franzò, ceo e ideatrice del brand, diversi anni fa e sono rimasta subito colpita dalla sua energia, dal suo spirito imprenditoriale e... dalle sue magnifiche creazioni!
Fra noi è nata subito una forte intesa, fatta di stima e rispetto reciproci: quando “si parla la stessa lingua” collaborare per creare qualcosa di bello è un passo naturale…
Malgrado le mie origini francesi mi sento una fimmina siciliana fino all’osso, e indossare la Sicilia creata da Cinzia diventando ambassador della linea Ammìa è stato per me un onore assoluto!
Abbiamo unito le nostre forze, la nostra energia e la nostra creatività cercando di promuovere non solo i nostri prodotti, ma anche la splendida Sicilia bedda, dove abbiamo la fortuna di vivere.
Segui tanto la ricca tradizione siciliana, ma i tuoi piatti possiedono anche un sapore internazionale. Come nasce l’arte della cucina senza frontiere?
Come accennavo prima, mi sento assolutamente siciliana ma la mia mamma è francese, quindi mi è stata trasmessa una doppia impronta culturale: diciamo che sono cresciuta fra le melanzane fritte, il burro e la zuppa di cipolle!!! Scherzi a parte, il vantaggio di avere un genitore straniero sta nel crescere con un’ideologia più aperta e variegata.
Non a caso, mi sono laureata in Comunicazione Internazionale e, prima di diventare Mastercheffa, ho viaggiato moltissimo per lavoro, soprattutto in Africa e in India: là ho sperimento tecniche e sapori fino a quel momento sconosciuti. Il cibo, infatti, è la massima espressione culturale di un popolo.
Come blogger, penso di avere anche una “responsabilità sociale”, perché attraverso il web è possibile preservare quelle ricette antiche tramandate dalle nonne che si stanno perdendo: non sai che gioia vedere le “mie” scacce o arancine rifatte in Australia o in Canada!!!
Mi piace definirmi “Custode Digitale della Cucina Siciliana” ma allo stesso tempo amo mettere nella mia cucina tutti i miei viaggi e le mie esperienze: può sembrare sciocco, ma assaggiare altre cucine aiuta anche a non avere pregiudizi negativi verso le altre culture, fenomeno ahimè davvero troppo diffuso di questi tempi.
Certamente! Gran parte dei miei spunti culinari arrivano proprio dalla tradizione del territorio in cui vivo.
C’è una fimminaAmmìa in cui ti identifichi? Quale?
Si, nella Mora.
Perchè proprio lei?
Come ogni donna, penso di avere caratteristiche di un po’ tutti gli archetipi femminili, ma la Mora è quella in cui mi sono immediatamente rivista e immedesimata: lasciando perdere l’aspetto fisico (di moro non ho proprio nulla!!!), sono una persona istintiva, “sanguigna” e passionale, assolutamente come lei.
Qual è la ricetta con cui ti piace celebrare la Sicilia?
Sicuramente le Scacce, che rappresentano la nostra provincia e che, lo dico con un certo orgoglio, sono stata la prima a portare sul web!
Se dovessi definire un piatto che rappresenti ognuna delle nostre Fimmine, quale sarebbe?:
Angelica: "U sfogghiu ragusano", bello, adornato e "di sostanza".
Bradamante : Salsiccia e sanapo. Un'erba spontanea, forte e gustosa unita alla sapidità e alla piccantezza della salsiccia ragusana, tipica del nostro territorio.
Mora: La Parmigiana. Un piatto ricco di gusto e sfumature che spesso si prepara "d'istinto", arricchendolo con i sapori della propria casa.
Donna di Coppe: Il macco di fave, un piatto che sa di famiglia e di calore, delizioso nella sua semplicità.
Trinacria: Il Cannolo, sicuramente il dolce siciliano più conosciuto e più rappresentativo della nostra Terra.
La cucina Siciliana è frutto di influenze antiche e lontane, ma spezie e aromi la fanno da padroni, conferendo personalità ai piatti. Quale potrebbe essere l'asso nella manica delle nostre eroine Ammìa?
"L'agrodolce", una tecnica diffusissima nella cucina siciliana che rappresenta anche la personalità femminile: tanta dolcezza ma anche la capacità di diventare "aspre" e farsi valere per difendere i propri valori e la propria famiglia.
Progetti per il futuro?
Il prossimo progetto è quasi pronto, uscirà per Natale ed è proprio in collaborazione con Ammìa!
Per quest’anno ho scelto di creare delle box con all’interno diversi accessori personalizzati che mi rappresentano: dal grembiule, al cucchiaione di legno, al foulard,che indosso sempre quando mi metto ai fornelli (e non solo!).
La sorpresa sta proprio quà: non vedo l’ora di mostrarvi la linea personalizzata di foulard realizzati in collaborazione con Cinzia, dove la qualità e i bellissimi motivi scaramantici che rappresentano la linea Ammìa si fondono con il logo del mio blog!
Una vera chicca in serie limitata, che vi consiglio di non lasciarvi sfuggire!
Ringraziamo Stephanie per le sue preziose parole e insegnamenti culinari.
Personalmente mi cimenterò in una di quelle ricette che mi sono sempre sembrate complicate, ma semplici alle sue mani.
Noi non vediamo l’ora di scoprire che novità la aspettano, e voi?