Sai chi è la CEO Ammìa?
Vi presento Cinzia Franzò
Cinzia Franzò è CEO, ideatrice e fondatrice del progetto Ammìa Sicily on me. Siciliana Doc, è imprenditrice determinata e costante, ma flessibile e disposta a cambiare rotta se la situazione lo necessita. Non ama prendersi tutto il merito e da sempre condivide vittorie e scelte importanti con il suo team, a cui è profondamente legata. Il confronto e la condivisione fa parte, infatti, delle sue abitudini.
Empatica e appassionata mantiene salde le radici nella sua Ragusa, ai piedi dei Monti Iblei.
Le Origini
Dopo aver dedicato quasi 30 anni nel mondo della gioielleria presso Anthea Preziosi, oggi può definirsi ben consapevole di cosa le donne cerchino. Decide così di raccontare l'amore per la sua isola attraverso l’arte pittorica dei carrettieri siciliani, associando la tradizione al fashion e applicandoli all’oggetto che rappresenta in assoluto il microcosmo femminile…La borsa.
Da lì seguiranno foulard, bretelle, fusciacche e altro ancora.
L’incontro con la Bottega “Rosso Cinabro”
Conosce per una casualità la Bottega Rosso Cinabro dei giovani maestri carradori Biagio Castilletti e Damiano Rotella, depositari dell’antica arte pittorica. Visitandola emergono idee e ispirazioni. Le storie dell'Opera dei Pupi, le lotte per la conquista delle terre o per amore di una donna, le bellezze della regione, i colori che la contraddistinguono… Tutto diventa la chiave per accedere all’universo Ammìa.
Nasce dunque una preziosa collaborazione professionale che racchiude le origini e gli archetipi siciliani, all’interno di sofisticati accessori.
Facciamo due chiacchiere?
Cinzia, Cosa rappresenta per te Ammìa Sicily on me?
E’un condensato della mia esperienza nell’universo femminile, in 30 anni di lavoro. Rappresenta la risposta alle leve emotive che spingono una donna a fare un determinato acquisto. Cercavo qualcosa di personalizzato, che creasse empatia.
Inizi la tua carriera in qualità di amministratrice nel mondo della gioielleria con Anthea Preziosi . Nel 2017 crei il brand Ammìa, universo differente. Da cosa nasce questo cambio di rotta nel tuo lavoro?
Più che un cambio di rotta è una sfida con me stessa, nata in un momento di cambiamento e sofferenza personale. Muove dalla necessità di rompere gli schemi della mia vecchia routine. Avevo voglia di creare qualcosa di mio, il bisogno di incanalare la mia creatività e la mia storica passione per il Marketing.
Credi che vivere una fase buia sia uno stimolo a ripartire più forti (o diversi), rispetto a prima?
Esistono due alternative: Soccombi o cambi qualcosa! Quando si soffre si cercano distrazioni, si tenta di riempire degli spazi con altro, canalizzando in qualcosa di costruttivo… ed ecco la sfida. Affronto le paure immergendomi proprio in situazioni di cui posso avere timore.
Quale insegnamento porti con te da questa esperienza?
Ci vuole caparbietà, stabilire degli obiettivi e non smettere mai di imparare. Ogni giorno mi documento e arricchisco la mia conoscenza con curiosità. Nell’ imprenditoria ci sono tante strade ed è facile commettere errori, ma non deve gettare nello sconforto. Non c’è un’età per avere nuove aspirazioni e rinunciare alle proprie passioni vuol dire soffocare noi stessi.

C’è una Fimmina Ammìa a cui sei più affezionata in particolare?
Sono affezionata a tutte le Fimmine Ammìa, perché mi ritrovo in ognuna delle loro personalità, in momenti diversi della mia vita.
Sul lavoro sono una guida, proprio come la Donna di Coppe. Da brava siciliana sono solare e sorridente come Trinacria, talvolta passionale come la Mora, spesso mi piace sentirmi sensuale come Angelica o una battagliera Bradamante.
Dove trovi le tue ispirazioni quando crei, insieme al team, le nuove collezioni?
In Sicilia, la mia terra, puoi trarre ispirazione da molte cose: Paesaggi, odori, sapori. La sensazione di vivere in un’isola è speciale, le influenze delle sue dominazioni sono tutte a portata di mano, per essere ammirate e contemplate quando vuoi. La mia ispirazione è anche frutto di ricerca, osservazione del quotidiano ma soprattutto del confronto con il mio team, che fornisce moltissimi stimoli.
In qualità di lavoratrice instancabile, come associ la tua vita di madre, gli hobby e le tue relazioni affettive?
Concilio tutto ottimizzando con l'organizzazione, pur rimanendo molto estemporanea. Mi illudo probabilmente di dedicare tempo di qualità, ma le persone che mi amano, specialmente le mie figlie, fanno in modo che io ci creda.

C'è un mantra che ripeti a te stessa o un'abitudine per ricentrarti, quando le cose prendono una piega complicata?
Ho creato dei metodi tutti miei, dove la lamentela non è contemplata! Mi distacco dal problema, in modo da affrontarlo in modo obiettivo e con maggiore leggerezza. Per ricentrarmi dedico delle ore a me stessa, potrei chiamarla “modalità aerea”. Divento irraggiungibile da un punto di vista mentale, oppure gioco una partita a tennis, mio hobby preferito.
Il mio mantra è “Comu piaci a mmia!”, perché scelgo di fare le cose solo a modo mio.
Un tuo pregio, ma anche un tuo difetto.
Sono troppo diretta, il che può essere un pregio e un difetto insieme.
Qual è l’aspetto del tuo lavoro che ami di più in assoluto?
Il confronto e la sfida con me stessa. Posso diventare competitiva anche nelle relazioni, perché la sfida mi stimola molto. Lo sport mi ha insegnato a giocare secondo le regole e ad avere dei valori, di conseguenza mi comporto così nella vita.
Può la moda ambire ad una evoluzione rispettosa dell’ambiente e consapevole, secondo l'economia circolare?
Ho sempre preferito la comodità all’estetica. Al fast fashion scelgo lo slow fashion, dunque non mi riesce difficile fare certe considerazioni. Oggi la sostenibilità, la produzione e consumo consapevole sono un’esigenza. La moda ha questo dovere e credo che ormai sia risaputo. Il vintage, sempre più gettonato, fornisce un forte contributo e questo è il segnale che un ragionamento al riutilizzo e a una moda senza sprechi è già presente, ma dobbiamo impegnarci con costanza.
Ammìa , per esempio, segue l’economia circolare attraverso il riutilizzo di pelli provenienti dallo scarto alimentare e soprattutto creando oggetti di qualità, duraturi nel tempo.
Quale proverbio o modo di dire tipico siciliano è il tuo motto?
Cu mancia fa muddichi! Nel quotidiano c’è sempre il rischio di un passo falso, ogni azione ha una conseguenza ma come dice il proverbio siciliano: “meglio fare molliche che non mangiare affatto”. Se non agisci non avrai conseguenze di nessun tipo e forse questa è quasi un alibi per me.
Ammìa è una tua creazione, proprio come una figlia...Cosa le auguri per il futuro?
Le auguro di affermarsi sempre più in quanto brand, dando una struttura completa e professionale all’azienda. Vederla al braccio di quante più donne possibili, di riuscire a rappresentarle per tanto, tantissimo tempo. Le auguro di rimanere sul mercato e che diventi una realtà consolidata, di riuscire a far arrivare il nostro motto: "Comu piaci ammia" a un più pubblico più vasto possibile. Abbiamo tanti progetti per il futuro e le nostre Fimmine non vedono l'ora di viverli!
2 Comments
Bravissima Cinzia! La tua storia è di ispirazione per tante donne ed imprenditrici che vogliono portare avanti i loro sogni! Complimenti
Grazie, sarebbe un onore ☺️