Quando le giornate si allungano e gli alberi tornano fioriti cambia un po' anche l’umore…Capita anche a voi?
Giardini e ville si ripopolano di colori e germogli e torna il gusto di immergersi nella natura, con lunghe passeggiate e soste in panchina.
Oggi vogliamo invitarvi a visitare un luogo speciale, un posto del cuore a cui Ammìa è particolarmente affezionato… Ragusa Ibla.
Immaginiamo di spedire una cartolina dalla Sicilia, per ricordare le bellezze di certi luoghi e determinati momenti.
Quando ci affidavamo a parole scritte sul retro di fotografie per condividere con amici e affetti lontani le emozioni di quei momenti, le impressioni suscitate da quei posti.
Parliamo di Ragusa Ibla, centro storico della provincia ragusana, delle sue stradine arroccate e labirintiche e del meraviglioso Giardino Ibleo.
Giunti al suo interno ci accomodiamo su una panchina all’ombra di una palma a contemplare il panorama e ad incantarci con il naso all’insù, nel lungo corridoio che ci circonda da queste alte e snelle meraviglie, volto botanico caratteristico dell’isola.
La bellezza è selvaggia ed elegante nel contempo, i dettagli tipicamente barocchi.
Il Giardino Ibleo nacque nel 1858 e profuma di storia e collettività, perchè fu costruito non solo da nobili locali ma anche da un gruppo di cittadini iblei che offrirono le proprie capacità e manodopera gratuitamente, per il puro gusto di impreziosire maggiormente la propria terra attraverso quello spazio verde.
Il giardino si erge su uno sperone roccioso che si affaccia su un vasto panorama.
Da lì si possono ammirare i monti iblei fino alla vallata del fiume Irminio.
Troviamo orti coloriti, fiori ma anche grotte artificiali funerarie scavate nella roccia. All’interno della villa si snodano il viale delle Palme, dove un tempo circolavano le carrozze e il viale delle Colonnine, caratterizzato da una serie di colonne che reggono vasi di terracotta di diverse forme.
A completare lo scenario fresche fontane e il meraviglioso balcone panoramico, aggiunto successivamente.
La flora è ricca e varia, alternando specie autoctone mediterranee ad altre esotiche e acquatiche. Rappresenta un vero e proprio patrimonio monumentale, oasi ideale nelle torride estati.
All'interno troviamo la chiesa di San Vincenzo Ferreri, quella di San Giacomo e la chiesa dei Cappuccini. La particolarità di questa villa risiede proprio in questa trilogia di chiese che convivono vicinissime all’interno di un unico spazio.
Ammìa e le sue fimmini è particolarmente legata a questi territori perché le radici e la sua fonte di ispirazione provengono proprio da li.
Le nostre eroine hanno mosso i primi passi in queste strade, immerse tra lucidi pavimenti in pietra e panorami speciali.
A Ragusa Ibla non nasce solo la “visione” dell’intero brand, traendo spunto dal territorio dove il Barocco imperversa. Nasce anche la preziosa collaborazione ed amicizia con la bottega Rosso Cinabro.
Durante una visita al quartiere, tra ruote di carretti e opera dei pupi siciliani, scatta la scintilla che ha permesso il primo completamento della realizzazione decorativa dei nostri accessori e da lì la voglia di raccontare la donna in tutte le sue sfumature, seguendo sempre il file rouge della tradizione.
Scommetto che tutti, o quasi, riconosceranno uno dei set principali della fortunata serie de “Il commissario Montalbano” che spesso si trovava a passare proprio davanti al Duomo di San Giorgio durante le sue indagini.
Il giardino di Ragusa Ibla sembra un presepe arroccato sulle colline specialmente in inverno, quando il vento freddo avvolge e le illuminazioni ambrate affascinano, immergendoci in un’atmosfera speciale.
In primavera invece l’esplosione di colori e profumi della sua copiosa vegetazione è avvolgente.
Donna di coppe e La Mora a chiacchierare su una panchina, Bradamante attraversandone i corridoi in groppa al suo cavallo.
Ibla è un luogo magico, fermo nel tempo e se chiudete gli occhi potrete sentire ancora il calpestìo delle carrozze e il profumo di zagare, perdendovi tra i suoi labirinti
E voi, che aspettate a scoprirlo?